Terminata questa breve fase instabile che ci ha accompagnati circa una settimana con principalmente fenomeni circoscritti alla catena alpina e qualche goccia fin sui fondovalle, da sabato ma più precisamente domenica, si cambierà totalmente registro. Ebbene sì, ci ritroveremo nuovamente a ridosso di correnti occidentali le quali nella giornata di domenica, andranno a stabilire condizioni ampiamente soleggiate e con venti molto intensi nelle vallate alpine legati a valori termici decisamente elevati e superiori alla media del periodo. Questo genererà una repentina risalita dello 0 termico che andrà ad attestarsi sui 4000 metri circa, in sunto, a valori praticamente estivi, soprattutto in pianura. Qui sotto in dettaglio il modello fisico matematico americano con la sua proiezione per i prossimi giorni:

la giornata di domenica 1 ottobre sarà particolarmente calda anche nelle nostre valli, probabilmente picchi anche superiori ai 20 gradi sui 1000 metri e raffiche che potranno sfiorare gli 80-90 km/h. Qui sotto nel dettaglio si nota il vero e proprio effetto favonico e il suo potente effetto nelle vallate più grandi come quella di Susa e Aosta rendendole roventi, spesso con picchi over 25 gradi anche in pieno inverno con questi tipo di configurazione. Ovviamente, non ci sarebbe manco da dirlo ma questa passata di favonio non farà altro che aumentare il rischio di incendi che sarà molto elevato nelle due giornate e asciugherà quasi totalmente il terreno dalla poca umidità intrappolata in questi giorni dalle deboli piogge.

Nei giorni seguenti andrà ad instaurarsi un vasto campo anticiclonico che con difficoltà nella prossima settimana (e probabilmente anche quella dopo) potrà essere scalfito. Purtroppo queste proiezioni non sono per nulla che positive data la scarsa quantità di pioggia caduta nelle nostre valli in questi giorni e perciò si inasprirà solamente di più una siccità che pare senza fine.