Galleria Monte Basso a Lanzo Torinese – Lavori, dubbi, tempistiche, controversie – Valli di Lanzo

1° luglio del 2023. Dopo le forti piogge a seguito di un periodo alquanto siccitoso per le Valli di Lanzo, la Città Metropolitana di Torino decise dopo verifiche di stabilità e assetto della galleria di Monte Basso, la chiusura a scopo preventivo di quest’ultima. Una chiusura che come ben sappiamo, dopo le prime notizie, sarebbe dovuta essere relativamente breve. 

14 luglio 2023, viene avviata la procedura per la costruzione di una nuova rotatoria atta a sostituire il semaforo all’incrocio delle provinciali 1 e 2 a Lanzo con lo scopo di far defluire il traffico in maniera più agevole, poiché era tutto convogliato in tale incrocio creando non pochi disagi. Una soluzione inizialmente inefficace ma obbligatoria, poi attualmente aggiornata in versione definitiva con una struttura discussa ma quantomeno efficace, facendo nascere non poche discussioni su di essa. Nascono così movimenti di “rivoltosi del web” contro “l’assorbente”/”pavesino” i quali ne criticano la gestione del traffico e soprattutto la iniziale mancanza corsia preferenziale in direzione Torino evitando l’ingresso in rotonda e potendo procedere in maniera diretta verso la Città (corsia attualmente aperta solamente nei weekend per agevolare il maggior flusso di traffico in uscita dalle Valli), la quale è teoricamente solo provvisoria per questioni di sicurezza dei pedoni, in quanto presente poco spazio e visibilità per gli attraversamenti pedonali.

Una narrazione dell’orrore per tantissimi turisti del “mordi e fuggi”, coloro che popolano le Valli nel weekend e che con la loro breve ma pesante impronta lasciano il segno nel portafogli di ogni valligiano, che sia un semplice abitante o un proprietario di un alimentari, macellaio, cuoco ecc. come fosse effetto domino, scompaiono i turisti e le Valli muoiono, si spopolano, sempre meno attrattiva e sempre meno turismo, eterno cane che si morde la coda che non perde mai energia roteando su se stesso. Questa chiusura fa ripiegare molta gente ad altre località, di più facile accesso e di maggiore appeal. In questo momento più che mai è importante la fidelizzazione del turista, il quale nonostante il disagio del viaggio, viene ripagato dalla località montana raggiunta.

il famoso “assorbente” o “pavesino”
corsia preferenziale verso Torino

La data prevista per la fine dei lavori? L’ultimo aggiornamento pubblicato cita un possibile periodo locato all’inizio dell’estate 2025. Una strada ancora molto lunga, la quale mi fa pensare più ad un arrivederci che ad un addio dei lavori, ovvero un posticipo quasi fisiologico di qualsiasi appalto e lavoro pubblico, soprattutto essendo pienamente cosciente di quanto siano briciole le Valli di Lanzo per l’intero panorama politico piemontese, portando introiti nulli o quasi ma tante spese alla Regione.

Un esame più approfondito da parte dei tecnici ha portato alla luce più problematiche del previsto, trasformando un lavoro manutentivo straordinario in una vera e propria riprogettazione della galleria stessa, adeguandola alle normative più recenti.

Qui cito il parere dei tecnici della Città Metropolitana riguardo alla galleria preso dal sito stesso della Città Metropolitana: “Le indagini sullo stato della calotta della galleria Monte Basso e del versante montano sovrastante e sulla regimazione delle acque necessaria per la messa in sicurezza hanno fatto emergere un quadro critico. Sono stati eseguiti 25 sondaggi sul paramento sinistro e altrettanti su quello destro sondaggi verticali, sino ad una profondità di 8 metri sotto il rivestimento della galleria. Sono inoltre stati effettuate analisi per controllare il carico delle rocce sul rivestimento. La condizione più critica è quella della porzione della galleria nel tratto di valle lato Cafasse: si tratta di un terzo all’incirca della lunghezza complessiva del tunnel, caratterizzato da condizioni critiche dell’ammasso di rocce sovrastante il rivestimento, il quale sopporta un carico molto pesante. Il ripristino strutturale complessivo comporterà la necessità di alesare la galleria, posizionare un cassero e gettare ex novo il calcestruzzo del rivestimento, realizzare l‘impermeabilizzazione per una corretta regimazione delle acqueLa sede stradale sarà ribassata di 20 centimetri, per rientrare nei parametri tecnici attuali per un tunnel della tipologia di quello di Lanzo.”

 

Tali indagini e previsioni dei tecnici fanno però sorgere un dubbio che suppongo sia venuto a qualsiasi essere umano frequentante le Valli. Come mai questo “quadro critico” non è stato evidenziato ben prima di dover agire con una chiusura forzata dell’intera galleria? Perché arrivare sempre fino al “punto di rottura” prima di dover aprire controvoglia gli occhi e vedere il problema? Un ragionamento che porta al “se non vedo il problema, allora esso non esiste”, fatalmente dannoso

La manutenzione ordinaria di tale infrastruttura che oserei definire di vitale importanza per migliaia di persone, dovrebbe essere un qualcosa di svolto a scopo preventivo proprio per scongiurare chiusure prolungate e donare maggiore sicurezza a chi ogni giorno la attraversa.

Si potrà dare la colpa anche alle abbondanti piogge cadute in quei giorni, ma io le ringrazierei anche per aver portato alla luce uno stato di degrado che chissà come e quando sarebbe venuto alla luce.

 

 

 

 

 

 

 

Fonti:

https://ageei.eu/infrastrutture-interrogazione-ambrogio-fdi-su-interventi-per-ripristino-galleria-montebasso-to http://www.cittametropolitana.torino.it/cms/comunicati/viabilita/galleria-monte-basso-a-lanzo-in-corso-la-progettazione-di-un-intervento-radicale

Questo articolo ha 2 commenti.

  1. Beppe

    È tutto vero ! Purtroppo

  2. Franco

    Insomma la vecchia galleria (l’unica utilizzabile in questo momento) costruita decenni prima di quella chiusa è stata costruita con MOOOLTA più perizia

Lascia un commento